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Bochesmalas

domenica 4 settembre 2011

Strange houses: Gaudì e gli altri.


Case, cose e chiese...strane.

Fortunatamente nel nostro benamato pianeta non tutti gli architetti sono senza fantasia e non tutte le città sono scolpite nel grigio cemento armato...e non tutte le case sono dei cubi insignificanti.
Antoni Gaudì è stato il più grande, fantasioso e atipico tra gli architetti che hanno calpestato la nostra terra. Le forme scaturite dai suoi disegni sono sinuose e armoniose come se fosse stata la natura stessa a progettarle. Le linee ondulate, l’uso di piastrelle variopinte che danno vita e colore alle cose, caratterizzano le sue opere e rendono Barcellona una bella signora agghindata con alcuni dei più preziosi gioielli:

La Sagrada Familia




Il parco Guell





Casa Batllò





Un altro architetto con un bel cervello dentro la scatola cranica è Frank Gehry, anche lui restio a usare la forma “scatola” per le sue produzioni. E il costruire diventa arte, le forme si muovono come mosse dal vento.
Ha decorato numerose città con le sue creazioni.

Praga con la “Casa danzante” Fred and Ginger






Il Guggenheim museum di Bilbao



Il Walt Disney Concert Hall di Los Angeles



Il Lou Ruvo Brain Institute di Las Vegas



La Beekman Tower di New York



Il Der Neue Zollhof di Dusserdolf e tantissimi altri edifici “in movimento”.






Altra “casa strana” è la Krzywy Domek a Sopot, Polonia.








A Vienna, invece, si trova la Hundertwasserhaus, un complesso di case popolari costruite dall’architetto F. Hunertwasser. Anche qui linee sinuose, in movimento, facciate dai colori vivaci e maioliche dai toni caldi ad arricchire e decorare le strutture. Giardini pensili e marciapiedi ondulati rendono spettacolare e fiabesca tutta la zona.
I 50 appartamenti vengono affittati a famiglie che non possono permettersi una casa ma che hanno almeno un artista nel proprio nucleo.














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