Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

martedì 31 luglio 2012

Unboxing Paris

In anticipo rispetto alle previsioni si riapre il sipario su questo blog. A causa della crisi economica, l'effetto serra, gli alieni alle porte e altre vicende, le ferie estive sono sempre più striminzite, veloci e low cost e il calendario ne subisce le conseguenze. In questo post trova spazio l'unboxing di Parigi, o meglio delle immagini della metropoli francese, appena estratte dalla valigia. Seguiranno altri due o trecento post tematici (Louvre, Versailles e altri luoghi interessanti) riguardanti il viaggio appena concluso. 
In questa prima parte le immagini sono prive di OMG, cotte e postate, senza modifiche né effetti speciali, come le può vedere un qualsiasi turista armato di macchina fotografica.
Parigi è un enorme scrigno contenente splendidi gioielli (e un po' di spazzatura). Non a caso è la città più visitata al mondo, nonostante i costi esagerati e qualche ruga di troppo. All'arrivo si fa subito notare l'efficiente sistema di trasporti (non pulitissimo, ma preciso) e la varietà di fauna umana che la popola. Il clima più fresco rispetto alla torrida estate italiana invita a lunghe camminate nei suoi ponti, giardini e grandi piazze coreografiche. Si può ascoltare qualche buona jazz band nelle zone pedonali come anche ammirare numerosi artisti di strada, creativi di ogni genere e qualche perditempo esibizionista. I parigini non si fanno mancare nulla, infatti non mancano orde di zingari con la mano sgusciante (mai visti così numerosi e specializzati!), clochard atipici che stendono le pelli sotto i tavolini dei ristoranti aperti o all'ingresso dei grandi musei e teatri (sempre durante l'apertura, ovviamente) e molta sporcizia che stride non poco rispetto alle guglie dorate e ai negozi da "ci-vuole-un-mutuo-solo-per-entrare." Da non perdere: una passeggiata nel Marais, l'escursione a St Denis e una visita alle catacombe. Da evitare, invece, se non si è appassionati di ciclismo, una passeggiata sugli Champs Elysees l'ultima domenica di luglio perché c'è l'arrivo del tour de France. Per il resto i monumenti, musei e le piazze li conoscono e riconoscono tutti, anche chi non si è mai mosso dal salotto di casa. La stessa cosa si può dire solo di Londra e New York (forse in misura ancora maggiore)...