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Bochesmalas

domenica 8 dicembre 2013

Soviet Soviet - Fate


Finalmente è giunto a destinazione il primo album dei Soviet Soviet (giusto in tempo per evitarsi il minestrone di micro recensioni che potete trovare più sotto). Aspettavo questo disco con un pizzico di trepidazione, come non mi capita quasi mai, soprattutto quando si tratta di band relativamente giovani. Ma i precedenti EP "Summer, Jesus" e "Nice," pubblicati dalla Tannen Records, mi avevano piacevolmente impressionato e "FATE" non fa altro che mantenere le promesse e andare oltre, molto oltre.
10 brani tirati e intensi, accompagnati da una produzione potente che riesce a rendere bene tutte le sfumature dalle tinte scure che avvolgono questi suoni. I tre di Pesaro riescono a maneggiare le sonorità post punk di origine anglosassone come se fossero una loro creazione; riescono a riprendere suoni e atmosfere degli anni 80 e renderli attuali e moderni, senza snaturarli.
Appena inizia a girare sotto la puntina il basso corposo e la batteria secca e martellante di "Ecstasy" si può comprendere subito che questo disco non è il "solito buon disco" di revival post punk. Qui il pop da classifica non s'insinua tra le trame sonore per alleggerire l'effetto finale e rendere l'album appetibile per le masse fameliche; sicuramente non mancano alcuni ottimi spunti melodici di origine indie, ma sono ben inseriti in un contesto rigorosamente alternativo.
Nella successiva "1990" il basso potente e il ritmo spedito, le interessanti scorribande della chitarra e la voce indolente ci catapultano indietro nel tempo: si ottiene un leggero retrogusto dolce-amaro, sicuramente già sentito da qualche altra parte, ma non si riesce a mettere bene a fuoco questa sensazione che resta tale, senza risposte. E, poi, l'appetito vien mangiando e la trascinante "Further" e, soprattutto, la splendida "Gone Fast" con un basso ancora più cattivo e oscuro, distorsioni più pesanti, ma stemperata da una straordinaria linea melodica, saziano anche il più esigente tra gli apparati digestivi. 
Nonostante l'appagamento delle papille gustative, se si continua l'ascolto, si possono trovare altre prelibatezze come la quasi quieta "No Lesson," divisa in due  da un break di chitarre e rumori sospesi nell'aria, i suoni sintetici, le distorsioni, e il basso possente di "Together" dove, per un attimo, pare di sentire gli Stooges che duellano con i Jesus and Mary Chain o la bellissima "Something You Can't Forget" la quale è davvero difficile da dimenticare con le sue schitarrate garage, il ritmo vorticoso e la melodia ficcante.
In questo ambito è difficile inventare qualcosa di completamente nuovo, ma i Soviet Soviet "non inventano nulla" tremendamente bene.
Gran disco.


Tracklist

Side A:
01.Ecstasy
02.1990
03.Introspective Trip
04.Further
05.Gone Fast

Side B:
01.No Lesson
02.Together
03.Hidden
04.Something You Can't Forget
05.Around Here

2013 - Felte

Formazione:

Alessandro Costantini - voce, chitarra
Andrea Giometti - basso, voce
Alessandro Ferri - batteria









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