Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

venerdì 28 novembre 2014

Politicaz


Nonostante i tremendi effetti collaterali, inevitabili quando si affrontano argomenti di questi tipo, ci ricasco sempre. È più forte di me.
Purtroppo questo periodo storico che stiamo vivendo (anzi, subendo) è quanto di più strano, allucinante, grigio e triste, mi sia mai capitato di vedere (anzi, subire) ed è inevitabile che uno si incazza e, se non si ha un kalashnikov a portata di mano, ci si mette a scrivere qualcosa sull’argomento. Se non altro per sfogarsi, per esprimere il proprio dissenso e/o per provare a fermare la rotazione incontrollata delle gonadi. Anche se, in fondo, non serve a niente.
In questi tempi intrisi sino all’inverosimile di materiale fecale non ci si può sorprendere più di niente. Abbiamo raggiunto il fondo e qualsiasi nuova terrificante nefandezza offerta dalla nostra splendida classe politica non sortisce più alcun effetto sulle coscienze. Siamo tutti di plastica e continuiamo a votare omini di plastica come se niente fosse.
Forse neanche noi siamo veri. Forse siamo solo una proiezione di qualche entità aliena in un’assurda dimensione parallela. O siamo dentro una gigantesca candid camera?

L’abominevole caso della sentenza Eternit di qualche giorno fa è stato una degli eventi più allucinanti che mi sia mai capitato di vedere. Non tanto per la sentenza in sé, perché siamo in Italia e qui non è mai successo che dei “rispettabili” siori ricchi e potenti facciano qualche giorno di galera (salvo qualche rarissima eccezione, una o forse due negli ultimi 100 anni). No, non è questo che mi meraviglia. Quello che fa girare le palle è la quasi totale indifferenza con la quale è stata accettata questa sentenza infame (causata da una legge infame scritta da omuncoli infami). Solo i parenti delle migliaia di morti (uccisi consapevolmente dai padroni dell’amianto con la complicità della classe politica) hanno protestato, per altro con molta pacatezza e con grande dignità.
Qui da noi i cosiddetti antagonisti, gli abitanti dei centri sociali, i duri e puri che hanno un abbonamento per le manifestazioni, protestano e menano le mani solo se sfrattano qualche famiglia rom (munita di Bmw nuova di zecca) che occupa abusivamente una casa popolare o solo se qualche imbecille leghista va a fare lo sborone in un campo nomadi, oppure se c’è da levare alta la bandiera palestinese contro i soprusi dell’occidente o degli israeliani. Degli operai morti non frega un cazzo a nessuno, delle leggi di merda di questo paese di merda ancora meno.
Per non parlare dell’ennesima alluvione in Liguria che, ormai, è un evento tradizionale come il festival di Sanremo… Anche qui non mi meraviglia affatto che non si sia fatto nulla per rimediare al disastro della precedente inondazione. Siamo in Italia. La cosa sconvolgente è che al comune di Genova hanno premiato con fior di milioni gli umanoidi che dovevano risolvere il problema e che secondo il palazzo comunale hanno svolto in modo encomiabile il loro ruolo. Eh si, hanno raggiunto proprio gli obiettivi, non c’è che dire. In un paese civile quegli ingegneri, l’assessore e forse anche il sindaco sarebbero in galera, altro che premi di produttività. In un paese lievemente meno civile sarebbero volati dalla finestra.
Ma noi no. Siamo strani, molto strani (e anche parecchio egoisti).

Fatti li cazzi tua…

Poi arriva il momento delle elezioni regionali in Emilia Romagna con quasi tutto il palazzo inquisito per malefatte di ogni sorta (si, il solito magna magna all’italiana, niente di che) e gli alfieri del PD in prima fila tra quelli che sperperavano di più e peggio i denari dei cittadini. E cosa succede? Il popolo offeso e incazzato regala un bellissimo 44% alla ciurma del profeta Renzi. Una punizione esemplare! Certo, qualcuno obietterà che c’è stata un’astensione colossale; non è andato a votare quasi nessuno, ma quelli che ci sono andati hanno premiato ancora una volta i Pd’s. E, statene pur certi, il profeta della nuova italia di plastica sbandiererà questo risultato con fierezza  disarmante in ogni occasione. Come è avvenuto con il famigerato 41% delle europee, ripetuto come un mantra ogni giorno e in ogni programma tv conquistato dal condottiero Renzi e dai suoi.
Solo gli 80 euro sono più citati del 41%, del partito del 41%.
L'Italia e la sua fauna hanno la memoria corta, siamo in preda a un'immensa epidemia di Alzheimer: dell'astensione non si ricorderà più nessuno, perlomeno sino alle prossime consultazioni elettorali; per quanto riguarda la percentuale del PD, invece, ci penseranno Renzie e i suoi tirapiedi a ricordarcelo in ogni occasione.
Se ci pensate bene, sino a oggi, sono le uniche due cose che la gente si ricorda del PD plasmato da don Matteo: 41% e 80 euro. Basta. Niente altro.
Ah si, c’è anche il jobs act, ma non lo hanno capito in molti. Qualcuno pensa che sia un qualcosa che abbia a che fare con la Apple e il fu Steve Jobs, qualcun altro, addirittura, è convinto che riguardi davvero il lavoro e contenga il sistema per ottenerlo. C’è l’articolo 18, ma anche questo “piccolo e insignificante” passaggio non è stato colto correttamente dal popolo distratto. Forse pensano che sia qualcosa che si riferisce a materiale pornografico vietato ai minori di 18 anni. E allora? Si abolisca immediatamente una simile porcheria! Basta con il porno, siamo la nazione che ospita la Santa Sede. O forse ci si è già abituati a un futuro senza più alcun diritto…Il lavoro, d’altronde, è un regalo gentilmente offerto in comodato d’uso da mastro Renzi in piena crisi. Non è un diritto sacrosanto. Si dona e si riprende, si sposta, si plasma, si cambia e si ricicla a qualcun altro. Il lavoratore è come il maiale: non si butta via niente; il lavoro invece...è anch’esso come il maiale: non lo si può mica mangiare tutti i giorni.
Però ci sono i sindacati, loro si che sono un baluardo contro le minacce e gli attacchi ai lavoratori da parte dei famelici politici e degli imprenditori schiavisti. Loro si che non si mangiano l’impossibile e non prendono vitalizi d’oro come i politicanti e non si aumenteranno mai lo stipendio nel bel mezzo della crisi. O no?

Intanto io ho deciso di non guardare più nessun programma di politica, di non leggere più nessun quotidiano, di non guardare più nessun telegiornale… E forse anche di ignorare trasmissioni come Report o le fonti d’informazione più pulite sul web. In questo modo non ci incazza più, tutto sembrerà bello, giovane e renziano. Ma soprattutto finalmente non vedrò più la Picierno, Alfi, il redivivo Berluskoni (grazie a Renzi e al PD), Brunettolo, re Giorgione o la terribile Boldrini.


Eh si, siamo proprio strani…



2 commenti:

  1. Sei stato anche troppo buono, caro Ant. Sottoscrivo anche le virgole e gli spazi tra le parole che hai scritto. Perché il problema dell'Italia è proprio il non saper più usare le virgole e leggere tra gli spazi...

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  2. Grazie mille Massi...si, in effetti all'inizio volevo andarci giù pesante, poi ci ho ripensato e ho cancellato buona parte del testo. Sai com'è...ho già abbastanza casini di questi tempi.

    Io, comunque, sottoscrivo a mia volta i tuoi ultimi eccellenti post sull'argomento.

    Grazie ancora

    Ciao!

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