Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

lunedì 29 giugno 2015

Lambs - Betrayed From Birth - EP


Questo dischetto è l'opera prima dei Lambs. Loro sono un quartetto italiano proveniente da Forlì-Cesena e suonano un devastante blackened crust - post hardcore con radici, ben presenti e evidenti, punk-hardcore. 
L'EP contiene 3 tracce pregne di suono pesante, nero come la pece e carico di tensione.  Una musica malsana, oscura e opprimente che non lascia alcuno spazio alla melodia.
L'apertura è affidata alla micidiale "Fear is your Key" con una fantastica chitarra e la voce corrosiva che conduce all'assalto la band. Solo questo brano veloce, feroce, violento ed entusiasmante, giustificherebbe uno spazio di rilevo al disco dei Lambs. Una leccornia hardcore dalle sfumature black che non fa prigionieri.
La seconda traccia, You Will Follow Me Down, la potete ascoltare dal player bandcamp o nel video più sotto, si muove come una belva feroce lungo 4 minuti sofferti e dolorosi, e la bestia morde letalmente anche in questo caso. Anche qui non mancano le accelerazioni hardcore che rendono ancora più succulenta la carne viva di questi solchi.
Chiude "Betrayed From Birth" l'attacco caotico di "And Your Time Will Be Collapsed" con le sue chitarre acuminate e il gran pestare della sezione ritmica; al suo interno c'è spazio anche per una porzione atmosferica, oscura e inquietante, che premette di riprendere fiato per qualche secondo prima di soccombere sotto i colpi delle ultime note.

In conclusione si tratta di un ottimo disco, un concentrato di energia e potenza che dovrebbe soddisfare chiunque apprezzi il metal estremo o anche l'hardcore più ruvido e violento. Che sia pre o post qualcosa, non ha alcuna importanza; quando la musica è buona non ha necessità di etichette.
Un unico appunto da muovere ai Lambs è che una volta esaurito l'eco dell'ultima nota ci si aspetta qualcos'altro, qualche altro brano. Invece, sul più bello, quando si è creata l'atmosfera giusta, resta solo il silenzio. Spero che non tardino troppo a sfornare un full lenght.

"Betrayed From Birth" uscirà in versione digitale e in edizione limitata in cd digisleeve in sole 200 copie numerate a mano il prossimo primo settembre. La stampa sarà curata dall'etichetta italiana Drown Within Records, ma si può già effettuare un pre-order dallo spazio bandcamp di cui trovate il link più in basso.


Tracklist:

01.Fear Is Your Key
02.You Will Follow Me Down
03.And Your Time Will Be Collapsed

Drown Within Records - 2015











sabato 27 giugno 2015

Dinamite!: la Dinamo Sassari campione d'Italia


In origine qui, oggi, in questo spazio, doveva esserci una recensione di un disco. Niente di più facile: l'articolo era già bell'e pronto. E che ci vuole! Sarebbero bastati un paio di clic e... via, in pasto alla rete.
Poi, in un secondo tempo, gli avvenimenti in Tunisia, Francia, Somalia e Kuwait mi stavano spingendo a dare sfogo alla rabbia e a buttare giù un ennesimo post sulle nefandezze dello stato islamico. Ma anche in questo caso mi sono trattenuto e, infine, ho desistito.
Forse mi sbaglio, ma penso che qualche volta sia preferibile il silenzio - e la meditazione su questi terrificanti eventi - alla pubblicità gratuita ai vili atti di questo esercito di codardi medioevali. Questi esseri ignobili non avranno la mia attenzione, almeno non oggi.

Ma il motivo principale che mi ha fatto cambiare repentinamente strada è l'epica impresa della Dinamo-Banco di Sardegna. Scusate, ma glielo dovevo proprio. Principalmente per le valanghe di emozioni, la sofferenza e la gioia pazzesca, che la squadra di Meo Sacchetti e Stefano Sardara mi (ci) ha regalato in questa serie interminabile di play off, ma anche per il valore assoluto di questa incredibile scalata al vertice del basket nazionale.
Ieri notte è giunto il primo scudetto che si va ad aggiungere alla Coppa Italia e alla Supercoppa, collezionate in questa strepitosa stagione 2014-2015. Eh si, il fantomatico triplete si è avverato. Non è cosa di tutti i giorni...
Dopo la corazzata di Milano si è arresa anche l'ottima squadra di Reggio Emilia, nonostante la forza indiscutibile e la potenza di fuoco spaventosa di queste formazioni.
Anche ieri ho passato l'ennesima notte insonne davanti alla tv e al portacenere colmo di mozziconi di sigaretta e a un'infinita serie di bottiglie di birra vuote. Stress, paura, ansia, orgoglio ed emozioni come se piovesse. E le notti passate a girarsi e rigirarsi sul letto come una bistecca sulle braci ardenti.

Il primo quarto di gara 7 si era chiuso 21 a 4, e sembrava una passeggiata per gli emiliani. Ma poi gli incredibili eroi bianco-blu sono venuti fuori con le loro giocate imprevedibili e il genio assoluto di alcuni elementi (Dyson, Logan, Sanders) nonostante il gigante Lawal fosse leggermente sotto tono (ma dopo tutto quello che ha fatto nelle altre gare gli si può perdonare tutto).
la chiusura 73 a 75 è stata l'apoteosi.
Non sempre i più forti hanno la meglio, a volte bastano il coraggio, l'orgoglio e l'inventiva. Tutto il resto non conta niente.

Grazie Dinamo.


















venerdì 26 giugno 2015

Lunch - Let Us Have Madness Openly


In questi ultimi anni il post punk sta vivendo una seconda giovinezza, e non mi riferisco al cosiddetto post punk revival dall'impronta indie pop decollato grazie alle imprese di Interpol ed Editors. La nuova onda che spazia dagli USA alla vecchia Europa non ha molto a che fare con la pur ottima (ma differente) scena new post punk quasi mainstream tracciata dalle succitate band, e infatti sguazza nel profondo underground o giù di lì, più che nelle classifiche di vendita. Tra i nuovi gruppi più interessanti di questa nuova eruzione ci sono sicuramente questi Lunch oggetto di questa piccola recensione. Provengono dalla rigogliosa scena di Portland, Oregon, USA, come tante altre validissime band quali Estranged, Arctic Flowers, Bellicose Minds, Soft Kill, Shadowhouse, Red Dons e innumerevoli altre. "Let Us Have Madness Openly", pubblicato dall'eccellente Mass Media Records, segue il 7" "Johnny Pineapple" e l'album su cassetta "Quinn Touched the Sin", pubblicati entrambi nel 2013.
Il nuovo disco suona potente e fascinoso grazie a un sapiente utilizzo della materia storica tramandata ai posteri da maestri del passato come Chameleons, Wire, Uk Decay, Echo & The Bunnymen, i Blitz della seconda parte della carriera, ma con un approccio moderno, con sonorità, produzione e atmosfere attuali.
Ci sono bassi corposi, ritmiche sghembe, particelle più sperimentali (come in Pouring Light) degne dei migliori Wire, Gang of Four o Pop Group, tracce punk, ottime chitarre, e una manciata di eccellenti composizioni che non sfigurano affatto in un ipotetico confronto con le gemme del passato: Bad Cut, The Witch's Apartment, Brand New Shirt, For Someone Else o Flat Circles.
Un gran bel disco.


Tracklist:

01.Marble Foyer
02.Flat Circles
03.Brand New Shirt
04.For Someone Else
05.Madness Openly
06.Not An Ocean
07.Pouring Light
08.The Witch's Apartment
09.Bad Cut
10.A Closet Freezes

2015 - Mass Media Records






giovedì 25 giugno 2015

Rhythm of Cruelty - Saturated

I Rhythm of Cruelty sono una vecchia conoscenza di questo blog (e dei suoi lettori meno distratti); per quanto mi riguarda sono una delle band più interessanti della scena underground mondiale. Infatti il precedente album, "Dysphoria", aveva conquistato meritatamente un posto di tutto rispetto nella classifica di fine anno del 2014 e aveva soggiornato a lungo sul piatto del mio stereo.
Loro sono in due (Brandi, che si occupa del basso, voce e dei bellissimi e particolari artwork dei loro lavori, e Ian alle chitarre e programming) e provengono da Edmonton in Canada.
"Saturated" per ora è disponibile solo in versione liquida nel loro spazio bandcamp ma presto sarà pubblicato su vinile col marchio Mass Media Records. È superfluo aggiungere che consiglio vivamente di attendere e accaparrasi quest'ultima forma per usufruire al meglio della musica dei Rhythm of Cruelty e non solo. Se non altro si risparmia la batteria del portatile che nel mio caso è stata messa a dura prova da un ascolto intensivo di "Saturated", ma in ogni caso il suono che scaturisce dal vinile in un buon impianto hi-fi è ben altra cosa, e rende pienamente giustizia a questa musica.
Tralasciando queste considerazioni personali, che lasciano il tempo che trovano, bisognerebbe parlare della musica contenuta in queste 7 tracce, se non altro per chi non conosce questa band. Be' i Rhythm of Cruelty suonano un'originale post-punk con influenze cold wave, darkwave, noise e industrial e sono capaci di costruire musica estremamente interessante.
L'iniziale "Knowing of your future" è sperimentale e inquietante, si snoda tra campionamenti di voci, sax e rumori industriali, giusto per far venire l'acquolina in bocca ai buongustai e per far desistere chi non è avvezzo a simili sonorità. Di certo per molti questa prima traccia potrebbe essere un ostacolo, ma il resto del materiale è diverso, perciò se non amate particolarmente questo tipo di gustosissimi bocconcini indigesti potete anche saltarla in un primo momento e passare alle portate principali.
Con la successiva "Day in, Day out", infatti, si entra nel vivo del disco con il tipico irresistibile sound dei Rhythm of Cruelty, sintetico e caldo allo stesso tempo: una chitarra aggressiva, la drum machine e  un bel carico di tensione e adrenalina.
La titletrack è meno cruenta, più melodica, malinconica ed evocativa; si snoda verso lidi più affini alla darkwave, con un grande effetto sull'ascolto.
A questo punto della scaletta il disco decolla e non lo si ferma più.
Il resto di "Saturated" scopritevelo da soli, ma vi assicuro che ne vale assolutamente la pena.

Gran bel disco.

Tracklist:

01.Knowing of your Future
02.Day In, Day Out
03.Saturated
04.Explosions
05.In the Daylight
06.Full Circle
07.Transparency

2015 - Mass Media Records








mercoledì 24 giugno 2015

Flesh World - The Wild Animals In My Life


I Flesh World sono un quartetto di San Francisco giunto, con questo nuovo The Wild Animals in My Life, al traguardo del primo full lenght, che segue il mini-album omonimo pubblicato da La Vida Es Un Mus nel 2013. Il nuovo disco prosegue il discorso musicale intrapreso con la prima opera con  sonorità shoegaze, new wave e post punk, irrorate da particelle punk e scorie queercore. La miscela finale è arricchita di fascinose soluzioni melodiche grazie all'ammaliante voce di Jess Scott, ma soprattutto da un ottimo lavoro di tutta la band che, quando serve, sfodera potenza e distorsioni, come in Strawberry Bomber e Your Love is Like a House con un attacco punk in grado di tirare giù dal giaciglio anche Lazaro. Quando suonano si sente che la band ha un bagaglio di esperienze notevole alle spalle, con anni di vita spesi con altre band delle scene punk-queercore e indie-pop di San Francisco: il chitarrista, tastierista Scott Moore proviene dalla punk band Limp Wrist, mentre la cantante, chitarrista Jess Scott ha un passato musicale ricco nel quale brillano (è proprio il caso d dirlo) i Brilliant Colors. 
Il disco scorre piacevolmente sino alla fine con un gran dispiego di effetti, riverberi, adrenalina e pure melodie pop, senza alcun cedimento dal primo all'ultimo solco.
Una nuova via per lo shoegaze del 2015 è stata aperta, non resta che percorrerla sino in fondo.

Ottimo lavoro.


Tracklist:

01.To Lose Me
02.Just To Tear Me Down
03.The Wild Animals In My Life
04.Shaved Head
05.Poolside Boys
06.Strawberry Bomber
07.Your Love Is Like A House
08.Here In The Dark

2015 - Iron Lung






martedì 23 giugno 2015

Annex - Después De VI


Gli Annex provengono da McAllen, in Texas, sono in quattro con una fanciulla (Nikole) dietro al microfono. Prima di questo "Después de VI", il loro primo album, hanno pubblicato un demo l'anno scorso e un 7 pollici, "Silencio", quest'anno, con due brani che non compaiono nella scaletta del nuovo nato. 
"Dsepués de VI" contiene 11 tracce di ruvido dark punk che viaggia su ritmi sostenuti, con grande dispiego di scariche elettriche, adrenalina, trame oscure e un ottimo gusto per la melodia, grazie soprattuto al gran lavoro della chitarra. La musica degli Annex contiene tracce dall'anarcho-punk dei tempi d'oro,  di death rock, della dark wave e del post punk più oscuro e più legato al cordone ombelicale di mamma punk, e oltretutto traspare anche qualche spunto hardcore qua e là.
Le chitarre ruggiscono per buona parte del disco ma riescono a creare anche ottime atmosfere e armonie quando si lanciano in escursioni soliste. La sezione ritmica picchia duro per tutta la durata del disco e se ci mettete sopra le urla di Nikole, alla quale l'energia non manca affatto, otterrete questo ottimo album: oscuro, potente e veloce come si addice a un lavoro con queste coordinate sonore. Gli amanti di questo genere (me compreso) apprezzeranno sicuramente...


Tracklist:

01.Nostalgia
02.Blank Minds
03.Spaces
04.No Warning
05.Reflection
06.Después de VI
07.Spirit Sin
08.Nightmares
09.Roam
10.Fear of Silence
11.Stray Light

2015 - Mass Media Records - Imminent Destruction Records





domenica 21 giugno 2015

21 Giugno 2015: cani bolliti, spezzatino di gatto e mostri affamati


Oggi, domenica 21 giugno 2015, inizia l'estate e c'è chi ne approfitta per andare a farsi rosolare le natiche dal sole, chi preferisce una bella scampagnata con i cestini colmi di ogni leccornia, chi preferisce arrostire una bistecca al barbecue e anche chi raggiunge l'estasi mangiandosi un cagnolino o un gatto, possibilmente dopo averli scuoiati vivi con il coltello, l'acqua bollente o la fiamma ossidrica.
Certo, ognuno ha le sue tradizioni: qui rinchiudiamo nei lager chiamati allevamenti intensivi maiali, galline o mucche e macelliamo tantissimi esseri viventi ogni giorno per soddisfare la nostra ingordigia e il nostro bisogno di aggiungere il nostro bello strato di adipe quotidiano. Non siamo così comprensivi neanche con i pesci e tutto ciò che proviene dai nostri mari sempre più poveri e malati. Non siamo perfetti: quando abbiamo fame non guardiamo in faccia a nessuno e non ci fermiamo davanti a nulla; a costo di portare all'estinzione intere specie di animali.
Siamo schiavi di una società bulimica governata dal cibo spazzatura, dall'olio di palma (e relativo disastro ambientale per ottenerlo), dai pesticidi e da un appetito insaziabile che non va tanto per il sottile.
Ma quello che succede in questi giorni a Yulin, nella regione autonoma di Guangxi, in Cina, va al di là di ogni comprensione: qui oggi si svolge il Festival della carne di cane e ogni mezzo è lecito per avere il prelibato boccone tra le fauci. I cani si rubano ai proprietari, si seviziano e si scuoiano, cucinano e squartano quando sono ancora vivi; si torturano per rendere più saporite le pietanze, per avere sulle papille gustative la "delizia" del sapore della paura, perché la carne di cane è afrodisiaca e altre immonde giustificazioni. 
Picchiati, torturati, rinchiusi in piccole gabbie anguste, ammassati uno sopra l'altro, senza cibo né acqua. Senza rispetto né pietà.
Quando ho pubblicato il precedente post sull'argomento, solo pochi giorni fa, pensavo erroneamente che lo straordinario moto d'orgoglio dell'umanità che da tanti giorni sta scuotendo la rete e non solo (la rai, a questo proposito, ha svolto stavolta un ottimo servizio pubblico, anche in prima serata nei principali tg) riuscisse a fermare l'abominevole scempio. Ma non è andata così: pur di rispettare una tradizione infame, peraltro molto recente nel caso del terribile festival di Yulin, i cittadini di questa città se ne fregano d quello che pensa il mondo civile e non si fanno scrupolo neanche di aggirare le pur blande leggi cinesi sulla materia, come la quarantena obbligatoria in caso di cani randagi.
Dicevo, non è andata come speravo: oggi, in occasione del solstizio d'estate decine di migliaia di stronzi buongustai si stanno divorando decine di migliaia di cani, anche ora, in questo momento.
Spero solo che siano sempre di più gli umanoidi ingordi che schiattano dopo aver divorato queste povere bestiole. Infatti ogni anno in questo periodo muoiono circa 2-3 mila persone che partecipano al festival sia come carcerieri, sia come cacciatori o macellai o solo anche come semplici partecipanti alla festa, sopratutto a causa della rabbia. Fortunatamente qualche volta ci pensa la natura (con un virus in questo caso) a fare un po' di giustizia in questo mondo infame...


L'unico augurio che posso fare ai nostri amici a quattro zampe è che il governo cinese faccia qualcosa per fermare le prossime stragi; per quella di quest'anno non c'è più niente da fare, purtroppo.



Qui si può firmare la petizione: