Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Bochesmalas

domenica 11 settembre 2016

11 Settembre


Sembra che sia passato un secolo, ma sono solo 15 gli anni che ci separano da quel tragico evento nel quale l'occidente perse definitivamente la sicurezza dell'inviolabilità dei suoi confini. Due torri simbolo di New York e di tutto l'occidente vennero giù come castelli di sabbia sotto un temporale. Una strage terrificante.
Per quanto mi riguarda, invece, io ricordo ancora perfettamente, come se fosse avvenuto solo l'altro ieri, le persone che si lanciavano nel vuoto in preda alla disperazione, il fuoco, il fumo e la polvere che avvolgeva ogni cosa., la morte e la distruzione. Assistetti all'evento praticamente in diretta TV e mi fermai inebetito davanti allo schermo insieme a tutto il resto del mondo. In quei giorni il pianeta era attraversato da un vortice di emozioni: tristezza, dolore e rabbia. Ma non era così per tutti: purtroppo c'era anche chi gioiva e festeggiava, ed erano in molti a farlo e tra questi non erano affatto pochi i cittadini europei.
L'occidente aveva perso la verginità a causa del terrore eppure, nonostante le discutibili guerre guidate (più o meno) dalla vendetta se non da altre subdole motivazioni, il terrorismo islamico ha continuato e continua a mietere vittime senza soluzione di continuo. A volte grazie alla complicità di una parte dell'occidente deviato, o a causa di loschi interessi economici, o anche grazie all'appoggio incondizionato di una parte di occidente permissivo, buonista, "accogliente" a tutti i costi e pronto a giustificare, ad essere comprensivo e "tollerante" sempre e comunque, se non addirittura completamente remissivo nei confronti di chi dovrebbe rispettare le leggi, la laicità e la cultura del paese che lo ospita.
Le bombe continuano e continueranno a germogliare nelle nostre città se l'occidente e soprattutto l'Europa non cambia atteggiamento rispetto al modello di accoglienza e integrazione che continua ad essere applicato così com'è, con la benda negli occhi, il cemento nei padiglioni auricolari e le tasche piene di soldoni. Salvo poi stupirsi e indignarsi quando il razzismo riaffiora dai meandri reconditi della nostra società e la destra estrema dilaga come un fiume in piena in tutta Europa. Chissà perché...
Non mi meraviglia affatto che un personaggio come Trump rischi di diventare presidente degli USA.
C'è qualcosa che non va nel nostro mondo e nessuno pare rendersene conto.

Comunque sia ritengo che, ancora più delle bombe e delle stragi, siano più preoccupanti le azioni di violenza urbana di matrice islamista come il terrificante capodanno di Colonia o i fatti di Tolone di qualche giorno fa. In quest'ultimo episodio due famiglie francesi sono state aggredite perché un gruppo di baldi giovani musulmani riteneva offensivo l'abbigliamento delle due donne. In un primo tempo si era detto che la causa scatenante l'attacco violento fossero i pantaloncini indossati dalle due donne, ma pare che queste fossero in tenuta sportiva, che forse lasciava intuire qualche forma che poteva turbare l'animo pio e religioso di quelle bestie ignoranti. Il pestaggio dei mariti avvenuto in presenza dei figli delle coppie ha portato tutti e due in ospedale, ma se le ferite esterne potranno guarire un giorno quelle interne, dei bambini e delle due famiglie, non guariranno mai. 
Ma la cosa allucinante, ancora di più dell'episodio in sé, è come è stato trattato l'argomento nei vari TG del servizio pubblico; ho vomitato per due giorni. Presto, statene certi, a forza di giustificare, capire, chiudere un occhio (e anche due), sarà proibito l'uso degli shorts e delle minigonne. Sono sicuro che questo provvedimento non sarà ostacolato in alcun modo dalle varie corti costituzionali europee, come invece è avvenuto per il fallito tentativo di proibire il burka e i vari scafandri da palombaro islamici nelle spiagge francesi.
Gli stati laici continuano e continueranno a calarsi le braghe davanti a questa religione con il cinturone e, purtroppo, non si può fare niente. Ci saranno tanti altri 11 settembre.

Per ora non mi resta altro che il silenzio. In ricordo delle vittime del primo tragico 11 settembre del 2001.




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